I due incrociatori classe Duca d'Aosta furono una evoluzione dei due precedenti Montecuccoli. Esternamente uguali ai loro predecessori li migliorarono in tenuta di mare, ebbero uno scafo più lungo di quattro metri e più largo di un metro, e nella protezione, che era affidata a due paratie di nichelcromo ( 105 mm la prima, 35 mm la seconda). L'armamento fu identico a quello dei due precedenti incrociatori salvo per il numero delle mitragliere da 13,2 mm che passò da 8 a 12 e dei lanciasiluri da 4 a 6. La catapulta era sempre fra i due fumaioli e non vi era aviorimessa. Queste unità si rivelarono ottime navi e furono molto utilizzate alla dipendenza della VII divisione navale, sicuramente la divisione più impiegata durante tutto il conflitto.
Il Duca D'Aosta , entrato in servizio nel 1936, doveva effettuare con il gemello Eugenio di Savoia una campagna di circumnavigazione dal novembre 1938 al luglio 1939 che fu interrotta in America del Sud. Partecipò a numerose operazione e si consegnò agli alleati a Malta seguendo la FF.NN. da battaglia. Nel 1944 fu dislocato insieme al Duca d'Abruzzi e al Garibaldi in Inghliterra per contribuire al pattugliamento dell'Atlantico in cerca di raiders tedeschi. Dopo la fine della guerra fu ceduto all'Urss per trattato di pace.
L'Eugenio di Savoia , entrato in servizio nel 1936, doveva effettuare con il gemello Duca d'Aosta una campagna di circumnavigazione dal novembre 1938 al luglio 1939 che fu interrotta in America del Sud. Partecipò a numerose battaglie e, con l'ammiraglio da Zara imbarcato, alla battaglia di mezzo giugno in cui fu danneggiato lievemente. Aggregato alla FF.NN. da battaglia raggiunse Malta con essa il 10.9.1943. Per trattato di pace fu ceduto alla Grecia.