Sommergibile "Oceanico" di grande dislocamento. Tipo "Cavallini" a doppio scafo parziale. Profondità di collaudo: oltre 120 metri. Presentava una scarsa tenuta al mare nei settori poppieri. Ebbe modificata la torretta rispetto al progetto iniziale. Fu trasformato per il trasporto materiali
Il 10/6/1940 è dislocato a Taranto (41^ Sq. IV gruppo).
In Atlantico affonda tre navi per 16.104 t. circa.
Perduto nel 1943.
Le operazioni belliche
Effettua 10 uscite operative:
2 offensive e/o esplorative in Mediterraneo.
1 per esercitazione.
3 offensive in Atlantico.
1 per trasporto materiali in Giappone.
3 per esercitazioni e trasferimento.
Il 10/8/1942 affonda la M/n "Medon", G.B., di 5.444 t.
Il 13/8/1942 affonda il P/fo "California", U.S.A., di 5.441 t.
Il 14/8/1942 affonda il P/fo "Sylvia de Larrinaga", G.B., di 5.218 t.
Comandante: T.V. Bruno Zelick.
Dal 10 al 21/6/1940 è in agguato a S di Gaudo. Il 12, avvistata una unità antisom, è costretto ad allontanarsi in immersione.
Dal 15 al 24/7/1940 - Agguato a NE di Derna. Il 27, durante la navigazione di rientro alla base, avvista in emersione a S di Capo Spartivento un battello che non attacca ritenendo possa trattarsi del sezionario "Bagnolini". Il 29, rientrato a Taranto, viene portato in arsenale per lavori di adattamento ad operare in Atlantico. Durante la sosta, il T.V. Zelick, in attesa di assumere il comando del "Topazio" passa le consegne al C.C. Renato D'Elia che porta il battello a Trapani in attesa della missione successiva.
Parte da Trapani il 29/8/1940 per raggiungere la sua nuova base a Bordeaux. Durante la navigazione di trasferimento, rimane in agguato dal 14 al 30/9 a ponente di Madera. In quelle acque attacca col cannone un piroscafo isolato che riesce a sfuggire quando l'arma del nostro battello va in avaria. Il mattino del 5/10, quando è già in vista della costa, viene fatto segno al lancio di tre siluri da parte di un Smg nemico che non colpiscono per la pronta manovra del battello. Il 5/10/40 entra a Bordeaux.
L'11/10/1940, muove da Bordeaux per mettersi in agguato a ponente dell'Irlanda. Resta in zona dal 24 al 29, fin quando deve rientrare per avarie. Il 6/12 rientra alla base.
Destinato a Gotenhafen (attuale Gdynia) per addestramento del personale sui nuovi metodi di guerra al traffico oceanico, prima della partenza il C.C. D'Elia cede il comando al C.F. Vittore Raccanelli che lo assume per il solo viaggio di trasferimento.
Parte da Bordeaux il 16/3/1941 e arriva a Gotenhafen il 6/4.
All'arrivo, il C.F. Raccanelli, destinato sull'Incr. "Bande Nere", passa il comando al C.C. Adalberto Giovannini. Rimane nella base germanica circa un anno. Il 21/4/1942, prima di rientrare a Betasom, nuovo passaggio di consegne fra il CC. Giovannini e il C.C. Giovanni Bruno. Il 23/5 rientra a Bordeaux.
Il 24/6/1942 parte da Bordeaux per agguato a S delle Bahamas. Il 24/7 riceve 50 t. di nafta dal "Finzi" che sta rientrando alla base. Il 30 sposta l'agguato a S delle isole del Capo Verde.
Il 10/8 affonda la M/n britannica "Medon" di 5.445 t. Il 13 affonda il P/fo U.S.A. "California" di 5.441 t. Il 14 affonda il P/fo britannico "Sylvia de Larrinaga" di 5.218 t. Il 16 lascia l'agguato e inizia la navigazione di rientro. Il 1° ed il 2/9, a poche miglia di distanza ormai dalla base di Bordeaux, è attaccato ripetutamente da tre aerei inglesi che lo danneggiano gravemente provocando numerosi morti e feriti. Il Comandante, anche lui gravemente ferito alla gola, passa il comando al suo ufficiale in seconda, T.V. Aredio Calzigna.
Cadono durante l'attacco aereo:
Sgt. Giovanni De Santis, Sgt. Enzo Grimaudo, Sc. Cesario Verardo.
Si perdono in mare, sbalzati fuori bordo dalle esplosioni: il C° 2^ cl. Andrea Assali e il Com. Francesco Perali.
Gravemente feriti, oltre al Comandante, il Sc. Mario Gentilini, il Com. Pietro Capilli e il Com. Odilio Testa.
Il 3/9 si rifugia a Santander dove rimane in bacino sessanta giorni.
Prima dell'entrata in bacino, il C.F. Bruno, ricoverato in ospedale per le ferite, viene sostituito dal TV. Gazzana di Priaroggia che dovrebbe riportare il battello a Bordeaux. Ma, per i danni riportati e per il divieto delle autorità spagnole, la partenza non è possibile in tempi brevissimi. Pertanto il T.V. Gazzana rientra a Bordeaux durante i lavori cui il "Giuliani" è sottoposto nell'arsenale spagnolo.
Il 3/11/1942 esce da Santander e il 9 rientra a Bordeaux dove completa la riparazione dei danni e subisce radicali lavori di trasformazione. Ne uscirà alla fine di aprile del 1943. Prima della successiva missione avviene il passaggio delle consegne fra il C.F. Bruno ed il C.C. Mario Tei.
Il 23/5/1943 parte da Bordeaux per Singapore con 130 t. di materie pregiate destinate a quella base. Il 24/7 arriva a Sabang e di lì a Singapore dove entra l'1/8.
L'8/9/1943 si trova a Singapore. All'armistizio, viene preso in consegna dai tedeschi e contraddistinto con la sigla U.IT.23 naviga, con bandiera tedesca e con equipaggio misto italo-germanico, fino all'affondamento avvenuto il 14/2/1944 nel canale di Malacca ad opera del Smg inglese "Tally-Ho".
Affondano col battello, insieme a 34 marinai tedeschi, 5 uomini dell'equipaggio italiano: Capo MN Emanuele Fareri, Capo El. Luigi Mascellaro, 2°capo El. Gaetano Principale, Sergenti Pietro Appi e Francesco Tavela.
Rimangono feriti e vengono recuperati in mare il Capo M.N. Ernesto Capello e il Sgt. Ettore Manfrinato.
Sarà radiato ufficialmente dai ruoli del Naviglio Militare nel 1946
Unità della classe "LIUZZI " |
Regio sommergibile Console Generale LIUZZI |
Cantiere: TOSI TARANTO |
Impostazione: Ott.1938 |
Varo: 17.09.1939 |
Consegna:05.03.1938 |
Affondato: febbraio 1942 |
Radiazione: 18.10.1946 |
Regio sommergibile Alpino Bagnolini poi tedesco U.IT.22 |
Cantiere: TOSI TARANTO |
Impostazione: 15.12.1938 |
Varo: 28.10.1939 |
Consegna: 23.12.1939 |
Affondato: 11.11.1944 |
Radiazione: 27.02.1947 |
Regio sommergibile Reginaldo Giuliani poi tedesco U.IT. 23) |
Cantiere: TOSI TARANTO |
Impostazione: 13.03.1939 |
Varo: 03.12.1939 |
Consegna: 03.02.1940 |
Affondato: 14.02.1944 |
Radiazione: 29.02.1947 |
Regio sommergibile Capitano Tarantini |
Cantiere: TOSI TARANTO |
Impostazione: 05.04.1939 |
Varo: 07.01.1940 |
Consegna: 16.03.1940 |
Affondato: 15.dicembre 1940 |
Radiazione: 18.10.1946 |
Dislocamento
in superficie: 1.166,00 t
in immersione: 1.484,00 t
Dimensioni
Lunghezza: 76,10 m
Larghezza: 6,98 m
Immersione: 4,55 m
Apparato motore
2 motori Diesel Tosi, 2 eliche
Potenza: 3.420 cv
Velocita max. in superficie:
17,80 nodi
Autonomia in superficie: 1.617 miglia a 17,8 nodi e 6.409 miglia a 8,0 nodi (carico normale) - 3.401 miglia a 17,8 nodi e 13.204 miglia a 8,0 nodi (in sovraccarico)
Potenza complessiva
Motori a scoppio 3000 hp.
Motori elettrici 1100 hp.
Velocità
Superficie 17 knt
Immerso 8 knt
Autonomia in superficie
2825 nm. a 17 knt
9760 nm. a 8 knt
Apparato motore immersione:
2 motori elettrici di propulsione Ansaldo
Potenza: 1.250 cv
Velocita max: 8,60 nodi
- Autonomia in immersione: 8,0 miglia a 8,0 nodi - 108 miglia a 4,0 nodi
Autonomia in immersione
8,0 miglia a 8,0 nodi - 108 miglia a 4,0 nodi
Armamento
4 tls AV da 533 mm,
6 siluri da 533 mm
4 tls AD da 533 mm,
6 siluri da 533 mm
1 cannone da 100/47 mm (290 proiettili)
- 4 mitragliatrici 13.2 in affusti binati a scomparsa (12.000 colpi)
Equipaggio
7 ufficiali, 50 tra sottufficiali e truppa.
Profondità di collaudo
100 m.